La “Butterfly shape”

La moda dell’abbigliamento a vita bassa sta determinando un aumento del fenomeno della cosiddetta adiposità ad “ali di farfalla” sui corpi delle giovani italiane.

Negli ultimi 7-8 anni durante l’analisi della distribuzione del tessuto adiposo da parte dei medici estetici si è notato che le pazienti presentano una nuova conformazione , con evidenti “maniglie dell’amore” e regione trocanterica normale o addirittura ridotta di dimensioni; questo definisce una forma ad ali di farfalla. In passato invece, la tipica distribuzione del tessuto adiposo era a livello trocanterico.

Le cause

Secondo gli esperti la “butterly shape” sarebbe causata proprio dagli abiti a vita bassa utilizzato dalle donne e che “spezza” letteralmente la linea dei fianchi. Il ripetuto microtrauma causato dall’utilizzo di questo abbigliamento durante il giorno e spesso la notte, crea una congestione degli adipociti e ciò produce una sottile linea di liponecrosi che rompe la normale struttura del fianco in sede lombare producendo questa anomala forma a farfalla.

Soluzioni e trattamenti

Per rimediare al danno prodotto dagli indumenti a vita bassa è senz’altro necessario cambiare tipo di abbigliamento ed oltre alla liposuzione chirurgica esistono altri trattamenti altrettanto efficaci.

Gli ultrasuoni  sono una metodica medico estetica che sfrutta l’azione degli ultrasuoni sui tessuti. Creano delle specie di bolle che implodendo  generano un’onda d’urto che rompe le membrane delle cellule adipose, facendone fuoriuscire il contenuto. Il grasso liberato dagli adipociti viene poi eliminato dalle “cellule spazzine” dell’organismo oppure finisce nello spazio interstiziale tra una cellula e l’altra, dove subisce un processo di demolizione.

La Lipodissolve è una metodica lipolitica non chirurgica che sfrutta l’azione lipolitica della fosfatidilcolina, un derivato della lecitina di soia , in grado di sciogliere il grasso con cui viene a contatto. La Lipodissolve è senza rischi vascolari e danni per la cute, non lascia cicatrici e avvallamenti. Il principio attivo viene iniettato con sottilissimi aghi non solo nelle aree di accumulo adiposo, ma in tutti i distretti interessati da ritenzione idrica o lassità cutanea, determinando una distruzione degli adipociti (le cellule del tessuto grasso) con conseguente:

  • progressiva eliminazione dell’adiposità localizzata;
  • miglioramento del microcircolo vascolare con riduzione della componente acquosa extracellulare;
  • incremento della vitalità cellulare dermo-epidermica con aumento dell’elasticità e del tono cutaneo.

Anche un allenamento specifico può aiutare a contrastare i rotolini tonificando i tessuti. Per i fianchi sono adatte le flessioni laterali:in posizione eretta s’impugnano due manubri da 4-5 chili per braccio e si flette lateralmente il corpo a destra e sinistra, tenendo le braccia tese lungo i fianchi. Ripetere 4 sessioni da 20 flessioni per lato con 30 secondi di recupero.

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