Lo stress da dieta

Un interessante articolo sullo “stress da dieta” è stato pubblicato su The Journal of Neuroscience, ad opera di alcuni ricercatori dell’Università della Pennsylvania.

il risultato del lavoro dei ricercatori è che nei topi la dieta produce un forte stress e nel momento in cui si torna all’alimentazione normale c’è il forte rischio di essere colpiti da abbuffate compulsive (binge eating) verso quei cibi proibiti durante il regime dietetico. Secondo i ricercatori, negli esseri umani potrebbe succedere la stessa cosa   quando si passa  alla dieta di mantenimento.

Questo studio non dice molto più di quanto tutti  vivono quando si  affronta  una dieta per dimagrire.   I fattori psicologico e ormonale, come dimostra lo studio, sono  molto importanti, una dieta di restrizioni e proibizioni porta sicuramente a una perdita di peso, ma di contro  porta anche a meccanismi mentali non utili nell’obiettivo educativo della dieta stessa. Una dieta che non insegna a mangiare con piacere e gusto, che limita la possibilità di variare e che oltre alle quantità elimina anche vari tipi di cibo è una dieta che, nel lungo periodo, difficilmente raggiunge il suo scopo.

Se una persona segue una dieta perché vuole dimagrire e ha tutti i valori nella norma, nessuna disfunzione e nessuna malattia, perché dovrebbe privarsi di un quadratino di cioccolato?  Privandosi della coccola che offre il pezzetto di cioccolato, provoca un effetto fionda  e si è tentati ad esagerare nel momento in cui si dovrebbe osservare una dieta equilibrata perché si è arrivati alla consapevolezza di cosa  fa bene e  cosa bisogna limitare, finendo per fare abbuffate di  dolci,  riacquistando  in poco tempo il peso perduto, con effetti psicologicamente devastanti.

Non è che  si possa mangiare cioccolato tutti i giorni tre volte al giorno quando si è a dieta, piuttosto non è comprensibile  come il quadratino mangiato una volta in una settimana, assaporato per bene  potrebbe inficiare il piano dietetico, o  far male alla persona (se sta bene), o mettere in pericolo la linea.

Lo studio sottolinea come sia importante l’aspetto psicologico del cibo durante una dieta, e  contrastare questo tipo di stress assecondando quel piccolo sgarro che non ha conseguenze si comincia ad affrontare il pericolo di riacquistare peso in futuro. Il cosa è importante, ma ancora più importante sono il come (gustandoselo, assaporandolo), il quanto (un quadratino di cioccolato, un pasticcino durante una festa, con moderazione) e il quando (pasti regolari, frequenti e fissi, quantità di carboidrati e proteine regolate a seconda del pasto…): tutto questo permette di vivere la dieta con più serenità, con tutti i  risultati positivi che ne derivano.

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